Quella maledetta linea Rossa
La linea rossa, detta anche linea dei velocisti o degli sprinter, è una linea della larghezza di 5 centimetri, posta a 90 centimetri dal bordo interno della pista (dove finisce la fascia di riposo e inizia la pista).
La linea rossa è FONDAMENTALE, dal punto di vista dei regolamenti, per la disputa di ogni volata.
Il corridoio di 70 centimetri che si forma tra la linea dei velocisti e la corda (linea nera o linea di misurazione), è detto "fascia dei velocisti" e ha tutto un suo significato.
Perchè 70 e non 90 centimetri fino al bordo della pista ? Perchè il regolamento parla chiaro, durante la velocità si può scendere dalla corda solo NON intenzionalmente, ad esempio in caso di una sbandata.
Ma perchè è così importante ? E' solo una questione di DIRITTI e DOVERI. Il regolamento dice che la fascia dei velocisti è PROPRIETA', una volta iniziata la volata, del primo che la solca.
E' quindi impossibile passare a sinistra un avversario che sia sotto la linea rossa, anche se questo ci sta correndo subito sotto e c'è tutto lo spazio per farlo.
E' altresì vietato sorpassare l'avversario a destra ed entrare nella linea rossa (già occupata), prima di avere un minimo margine di vantaggio (il regolamento dice una bicicletta); è quindi vietato tagliare la strada all'avversario.
E' invece possibile passare a sinistra l'avversario che, anche non intenzionalmente, esce dalla fascia dei velocisti verso l'alto. In quel preciso istante perde ogni diritto di proprietà e la fascia ritorna ad essere libera e destinata al primo che vi entra, anche arrivando da dietro.
Naturalmente il confine tra il bene e il male è molto sottile. Solo dai Campionati Italiani in su è presente il Giudice Arbitro, con la telecamera puntata sulla volata e, prima io o prima tu, chiudo io o chiudi tu, in questi casi si tratta di secondi o frazioni di secondo, per cui il giudicare senza prova video diventa difficile, se non nei casi eclatanti.
Queste regole però sono basilari per il velocista che DEVE SAPERE e DEVE USARE a suo vantaggio.